Continua il nostro viaggio attraverso i sapori, i profumi ed i colori della cucina del Salento. Questa volta l’itinerario gastronomico ci porta da Cannole a Gallipoli alla scoperta della arte culinaria salentina. Dopo aver lasciato Zollino e il suo pane particolare, arriviamo a Cannole, una tappa assolutamente d’obbligo se volete assaporare una delle pietanze tipiche di questo angolo di Puglia, le municedde.  Non è un caso infatti se Cannole è conosciuta in tutto il mondo con il nome di città delle lumache. Qui tutti gli anni, nel mese di agosto, si svolge una sagra dedicata totalmente alle lumache denominate municedde ad indicare il loro colore marrone che ricorda molto il saio indossato dai monaci. A Cannole si mangiano quando sono ancora in letargo e senza bisogno di farle spurgare. Vengono messe in padella e fatte saltare a fuoco vivace, sono pronte non appena rompono l’opercolo bianco, da gustare calde e croccanti.

Dopo aver gustato questa specialità potrete finalmente visitare Cannole, uno dei paesi più belli della Grecìa Salentina dove si parla ancora il griko, un’antica lingua derivata dal greco e che potrete sentire solo qui. Per il resto, i paesaggi di Cannole, gli angoli del suo centro storico, con viuzze intricate, scalinate, piazzette e vie, affascinano e conquistano il visitatore, trasportandolo in un tempo lontano e ormai scomparso.

Lasciata Cannole e la sua atmosfera d’altri tempi, giungiamo a Gallipoli, una delle mete turistiche più amate e ammirate dai giovani. Qui, oltre a spiagge dorate, acque cristalline e scogli bianchi, troverete anche una cucina stuzzicante e deliziosa per il vostro palato. Fra un aperitivo e una festa sulla sabbia, potrete gustare lo scapece, un piatto preparato con del pesce azzurro appena pescato che viene fritto e poi fatto marinare in un intingolo a base di aceto, pan  grattato, olio extravergine d’oliva ed aceto. Davvero da leccarsi i baffi! Potete gustare questa ricetta di pesce in tutti i ristorantini sul mare a Gallipoli, insieme con lu purpu alla pignata, ossia il polpo in umico cotto in una caratteristica pignatta di terracotta. Se invece avete poco tempo e non volete perdervi una passeggiata fra le vie di questa cittadina sul mare, acquistate lo scapece come cibo di strada nelle bancarelle che si trovano sul porto e lo cucinano sul momento.

Dopo questa abbuffata a base di specialità marine, potete provare i piatti di carne. Da degustare prima di tutto gli ‘mboti, denominati in altre zone del Salento, anche turcinieddri. Si tratta di saporiti e deliziosi involtini preparati con interiora di agnello farcite e speziate. E per mandare giù tutte queste bontà potete bere il vino salentino, rosso, corposo e forte. I migliori? Il Negramaro, l’Alezio, il Salice Salentino, il Copertino ed il Primitivo di Manduria tutti con un sapore inconfondibile e buonissimo. Da non perdere ovviamente una visita fra gli angoli più belli di Gallipoli, come la stupenda Cattedrale barocca, il maestoso Castello Aragonese, affacciato sul mare turchese e la suggestiva Chiesa di S. Francesco d’Assisi, che custodisce due statue lignee che rappresentano i Ladroni e vennero definite da D’Annunzio opere di “orrida bellezza”.