La Puglia ha alle sue spalle una storia antichissima costellata da un’alternanza di grandi e diverse popolazioni che l’hanno abitata amata evoluta e portata allo splendore. A Margherita di Savoia in provincia di B.A.T. troviamo una meraviglia naturale che nei secoli ha subito svariate mutazioni diventando oggi molto invidiata: le saline.

STORIA

Al tempo dei Dauni nell’attuale città di Margherita di Savoia si trovava un lago costiero salmastro chiamato “Salpi” oggi completamente evaporato già gli antichi Romani e poi successivamente i popoli che abitarono la zona durante il Medioevo estraevano da esso il prezioso sale che si accumulava sulla sue sponde per poi essere utilizzato come merce di scambio finquando i Borboni bonificarono l’area trasformandola nelle “Reali Saline di Barletta”. Con l’Unità d’Italia le saline e le zone limitrofe presero il nome di “Margherita di Savoia” in onore della regina ed eliminando tutti i riferimenti ai Borboni.

CARTTERISTICHE

Le Saline sono formate da più di 4.000 ettari di paludi e bacini dalla profondità variabile con gradi di salinità e sfumature di colore stupefacenti che conferiscono un orizzonte fiabesco che si estende per circa 5 km di larghezza e per 20 km di lunghezza. Per un uccello migratore il luminoso tratto di questa grande zona umida costituisce, anche di notte, un’attrazione irresistibile diventando una tappa obbligatoria per trovare giaciglio e e scrote alimentari.

Un sistema idraulico impressionante è alla base del funzionamento naturale per la produzione del sale: l’acqua viene immessa i grandi bacini del nord, inizia il suo lento viaggio articolato da un lotto in un altro per favorire l’evaporazione dell’acqua e la concentrazione del sale fino a raggiungere le piscine salate dove il minerale precipita in acqua, qui può essere raccolto e conservato in alti cumuli di sale distintivi.

Le acque, quindi diventano sempre più salate e basse perfette per la nidificazione degli uccelli e la presenza di vegetazione caratteristica. La colorazione rossastra delle ultime piscine è determinata dalla presenza di alghe come la Dunaliella salina che si adatta alle concentrazioni forti di sale. Quest’alga a sua volta nutre piccoli crostacei come l’Artemia salina il cibo preferito dei fenicotteri che mangiandoli assumono la pigmentazione rosa che li contraddistingue.

Dal 1977 il Corpo Forestale gestisce la Riserva Naturale dello Stato consentendo l’attività di produzione del sale, monitorando le biodiversità e vietando la caccia in questo modo si assicura la protezione degli uccelli. La sua importanza è stata celebrata con il riconoscimento di zona umida a valore internazionale nel 1979, secondo la convenzione di Ramsar, e successivamente con: l’inclusione nelle IBA (Important Bird Areas) nel SIC (Sito di importanza comunitaria) e nelle ZPS (Zone di Protezione speciale).

VACANZE ALLE SALINE

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