Le Isole Tremiti sono le perle della regione Puglia, un luogo incontaminato e bellissimo, l’ideale per una vacanza all’insegna del relax e della natura. Queste isole si trovano a circa venti chilometri dalle costa del Gargano e sono l’unico arcipelago del mare Adriatico. Secondo un antica leggenda questo luogo paradisiaco, nel quale il turchese delle acque si fonde con il verde intenso della natura incontaminata e rigogliosa, fu creato da Diomede che scagliò nel mare tre massi giganteschi che provenivano dalla rocca di Pergamo, che era stata distrutta durante i combattimenti nella guerra di Troia, e che l’eroe dell’Iliade aveva portato con se.
Come raggiungere le Isole Tremiti.

Le Isole Tremiti si possono raggiungere facilmente grazie ai vari servizi offerti dalle diverse compagnie di navigazione che in ogni periodo dell’anno effettuano dei collegamenti con le motonavi, gli aliscafi e la monostab che partono da diversi porti dell’Abruzzo, del Molise e della Puglia. In alternativa si possono raggiungere le Tremiti grazie ai voli in elicottero  che partono dall’aeroporto civile “Gino Lisa” di Foggia e durano circa 20 minuti.

Cosa vedere

L’arcipelago delle Isole Tremiti ha il suo centro nella famosa isola di San Nicola, dove vive la maggior parte della popolazione. Questa piccola isola nel corso dei secoli è stata teatro di diversi eventi storici che hanno lasciato fra le rocce e nel mare la loro testimonianza, caratterizzata da un ricchissimo patrimonio culturale e artistico che si unisce alla bellezza del paesaggio e della natura. A dominare l’isola, con la sua maestosità, l’Abbazia di Santa Maria a Mare che fu eretta dai monaci benedettini nel lontano 1045 d.c.. A difesa di questa struttura nei secoli sono sorte diverse fortificazioni fra le quali le massicce mura di cinta, il Torrione Angioino, dalla cui sommità si ammira San Domino, lo Scoglio della Vecchia e Cretaccio, ma anche il Castello dei Badiali, la Torre dei Cavalieri di San Nicolò, il Torrione dei Cavalieri del Crocifisso e la Torre del Pennello. Non può poi mancare una visita alla Cisterna della Meridiana, un pozzo profondo oltre 17 metri che viene usato per la raccolta delle acque piovane ed è chiamato così perché i frati la usavano in passato come un orologio solare.

Dopo aver visitato San Nicola, grande centro storico dell’arcipelago, dovete esplorare assolutamente anche San Domino, con le sue strutture alberghiere e ricettive, fra le quali il porto, gli alberghi, l’eliporto, i villaggi turistici e tanti ristorantini caratteristici nei quali assaporare la cucina tipica pugliese. Intorno a queste strutture si estende la natura, rigogliosa, selvaggia e splendida la vera protagonista incontrastata di questa isola che i frati chiamarono l’Orto del Paradiso. Un vero paradiso che offre spettacoli naturali di una bellezza unica fra le quali troviamo diverse grotte, come la grotta delle Viole, quella del Bue Marino e le Rondinelle, ma anche tante piccole calette, fra le quali quella delle Arene, l’unica spiaggia sabbiosa, la cala Tamariello, la cala degli Inglesi, la cala dei Benedettini e  la cala Tramontane. Tanti gli scorci meravigliosi dove il mare cristallino è circondato da dirupi, rocce, ampie insenature, faraglioni e scogli.

è il mare alto. Si tratta del cuore della Riserva Marina delle isole Tremiti, con una fauna ittica formata da numerose specie di animali marini, fra i quali polpi, aragoste giganti, calamari e dentici che rendono Pianosa il luogo ideale per gli appassionati di sub che possono fare immersioni ed esplorare gli stupendi fondali.

Il Cretaccio invece, con la sua forma a mezzaluna, è l’isola più piccola, esposta ai venti e alle maree. Le sue rocce hanno un colore giallastro per via della natura argillosa del terreno. Un tempo sull’isola vi era anche un porticciolo, del quale oggi si possono ammirare le rovine. Intorno all’isola infine sono nate alcune leggende terrificanti, come quella del fantasma di un condannato a morte, che si rifugiò qui, e quella di una strega che abiterebbe lo Scoglio della Vecchia dalla quale di notte proverrebbero grida e urla.