chiesa si s. antonio alberobello

Alberobello è il piccolo gioiello luminoso nella provincia di Bari che trasuda storia e tradizione ed offre al turista un panorama incantevole e pieno di suggestione. Molto ben collegato, oltre che con l’aereo, il treno e l’automobile, è raggiungibile anche utilizzando pullman di autolinee private o pubbliche e in nave arrivando in uno dei vari porti pugliesi, Bari, Brindisi o Taranto.

Immerso in un panorama naturale fatto di boschi, ulivi e vigneti, Alberobello (il cui nome deriva dal latino “Silva Arboris Belli”, “foresta degli alberi da guerra”) si estende su due rilievi collinari. Su uno si trova la parte moderna e l’altro disegna i confini della rievocazione del passato con i suoi tipici trulli. Rione Monti e Rione Aia Piccola sono i due quartieri in cui domina questa costruzione caratteristica.

All’interno del Santuario dei Santi Cosma e Damiano, di stile neoclassico, dominano le rappresentazioni degli eventi della vita di Cristo, la morte e la resurrezione ed è da sottolineare l’indubbio splendore dei bassorilievi del portale in bronzo. Gli affreschi che possono essere ammirati nell’abside raccontano, inoltre, il martirio dei due Santi.

Molto importante per il suo significato storico è la, cosiddetta, Casa d’Amore, la prima casa di Alberobello ad essere stata realizzata, nel 1797, in malta. E’ un monumento di particolare rilievo, poiché segna il passaggio dal trullo alle prime abitazioni di stile ottocentesco.

La Chiesa di Sant’Antonio è, invece, caratterizzata dalla tipica copertura a trullo e qui sono conservate una serie di opere dello scultore Adolfo Rollo.

Semplicità e tradizione sono le due parole-chiave che identificano Alberobello anche da un punto di vista gastronomico. Un ingrediente fondamentale dei piatti tipici è sicuramente il pomodoro che viene utilizzato anche “appeso”, cioè dopo essere stato conservato per tutto il periodo dell’inverno.

“Cr’sciàul” è il nome di un piatto tipico a base di sugo di baccalà che viene utilizzato come condimento per una lasagna di forma stretta e a base di semola. Le “brasciole” sono, invece, degli involtini di fette di carne di cavallino farciti con aglio, cipolla, prezzemolo e pecorino e con i quali si prepara un ragù di carne.

trulli alberobello bari

Nel 1996 i trulli di Alberobello sono diventati “patrimonio dell’umanità dell’UNESCO”. E’ un riconoscimento assolutamente meritato per le famosissime costruzioni in colore bianco che si trovano localizzate in tutta la Valle d’Itria e che realizzano oasi di colore chiaro immerse nel verde dei boschi, degli uliveti e tra il colore rosso bruno della terra della Valle.

Il trullo ha la caratteristica di essere realizzato utilizzando soltanto pietre e per questo motivo la struttura è con il tetto a forma conica, che viene realizzato con le “chiancarelle”, ossia lastre di pietra calcarea disposte in cerchi concentrici. Molte suggestive sono, inoltre, le iscrizioni dipinte sul tetto, che comprendono una serie di simboli che vanno da quelli pagani a quelli religiosi, a quelli zodiacali.

Possiamo dire che il panorama architettonico della Valle d’Itria è tutto concentrato nelle immagini di queste costruzioni, una volta abitazioni di contadini ed oggi case in cui poter soggiornare per una vacanza a diretto contatto con la natura e con la storia del luogo.

Uno dei trulli più famosi è il Trullo Sovrano, il più grande di Alberobello. Ha una cupola alta 14 metri e si sviluppa su due piani. Realizzato a metà del Settecento, è stato trasformato in un museo che è possibile visitare per ammirare gli oggetti e l’arredamento che sono quelli originari.