barlettaBarletta è capoluogo della provincia omonima insieme con Andria e Trani e dal 2005 è divenuta “Città d’Arte”, rientrando a pieno titolo negli itinerari turistici più importanti a livello nazionale e internazionale.

Molto ben collegata da un punto di vista ferroviario, è raggiungibile anche percorrendo l’autostrada A14 oppure A16, mentre arrivando all’aeroporto di Bari-Palese è necessario seguire la SS 16/bis in direzione Foggia.

Non si può parlare di Barletta senza fare riferimento alla storia e agli avvenimenti importantissimi di cui questo territorio è stato protagonista nei secoli, a cominciare dalla famosa Disfida, nel 1503, tra cavalieri francesi ed italiani.

Nella vicina frazione di Canne si trova, invece, il sito archeologico testimonianza della vittoria di Annibale nella battaglia del 2 agosto del 216 a.C. contro i Romani.

I luoghi di interesse storico ed artistico sono di alto valore e molto variegati. Uno dei monumenti più importanti a carattere religioso è la Basilica del Santo Sepolcro che, per la sua disposizione geografica, è stata un luogo privilegiato di passaggio dei pellegrini e dei crociati verso la Terra Santa. Risalente alla fine del XII secolo, al suo interno è possibile ammirare una croce binata che fa parte, con altri oggetti di oreficeria, del ricchissimo Tesoro conservato nella Basilica stessa.

Villa Bonelli, con i suoi bellissimi giardini dove si trovano molte specie di flora tipiche della zona, Palazzo della Marra, con la sua architettura di tipo barocco, regalano due notevoli esempi di monumenti di tipo civile, insieme con il Castello Svevo, altra importante testimonianza storica ed oggi sede del Museo Civico e della Biblioteca comunale.

Barletta propone un’offerta molto ricca anche da un punto di vista gastronomico. Dalla produzione di prodotti della tradizione pugliese, tra cui l’olio extravergine di oliva, si arriva a ricette tipiche della zona. Tra queste va menzionato un piatto che rientra nella categoria degli antipasti: “Vongole alla moda di Barletta”.

Si prepara tritando alcune erbe (tra cui il timo e il rosmarino), cipolla ed aglio. Dal trito, immerso nell’olio insieme con le vongole, si ricava un sugo di cottura a cui si aggiunge la quantità di farina necessaria per addensarlo e per creare il condimento finale delle vongole, che nel frattempo sono state fatte raffreddare.